Esistono dei luoghi capaci di emozionare. Sono spazi dove la percezione dell’ estetica, della storia e della magia, attiva velocemente tutti i tuoi 5 sensi. Così, cammini e guardi, odori, ascolti, tocchi, annusi, e solo dopo ti accorgi che, la consapevolezza sensoriale non ti basta, non è sufficiente per trasmettere con le parole, tutte le emozioni che hai provato. Questo è successo quando ho scoperto l’insediamento etrusco di Poggio Buco, a Pitigliano. Mi chiedo cosa ha provato J. Ward Perkins, quando lo scoprì per primo.
Raggiungiamo Poggio Buco, sul pianoro di “Le Sparne” proprio nella valle media del fiume Fiora, a nord ovest da Pitigliano, sulla strada che porta verso Manciano. La pioggia dei giorni passati ha lasciato fango lungo i sentieri, ed è difficile non scivolare sulle foglie bagnate che coprono la strada.
Appena arrivati, un gattino ci viene incontro facendo le fusa, e subito decide di seguirci nella passeggiata, con la serietà di un ospite che ha il compito di mostrare i suoi possessi, con eleganza.
Nel pianoro di Le sparne, la Necropoli Etrusca è attraversata da una lunga via Cava dove si possono vedere le tombe più antiche a fossa . Le tombe della fase successiva, più evoluta, sono tombe a campana, scavate nel tufo con vestibolo e corridoio d’accesso (VII,VII sec. a.c.). Purtroppo le tombe non sono più visitabili, tranne alcune a “campana”, come la Tomba della Regina, con le sue imponenti colonne.
I reperti rinvenuti nelle campagne di scavo della Necropoli sono esposti nel Museo della Civiltà Etrusca a Pitigliano e in mostra in Musei di città importanti come Firenze e Berlino, e in California.
L’antico centro civico è stato individuato in prossimità di una chiesa medioevale, nella parte più bassa del poggio.
Poggio Buco in epoca arcaica, era un insediamento molto importante nella Regione Etrusca . Trovandosi in una posizione dominante rispetto al fiume Fiora (navigabile), godeva di una posizione strategica, potendo controllare i traffici commerciali fra l’Amiata e le Coste Tirreniche, collegando Vulci con la Valle dell’ Albegna.
Si supponeva che sul pianoro di Le Sparne, sorgesse Statonia una ricca città etrusca, ipotesi rimasta sempre dubbia.
Certo è che, attraversando Poggio Buco si sente l’importanza storica del luogo. Le testimonianze archeologiche fanno capire il grande valore di Poggio buco, e l’ armonia che il luogo trasmette sembra voler ricordare a noi oggi con veemenza, di essere stato capace di accogliere una delle città più importanti della Regione Etrusca .
Il sole sta scendendo e raggiungiamo il viale colmo di foglie per andare via. Prima di salire in macchina, mi giro di scatto, ma il gatto non c’ è più …
English Version:
There are some exciting places. These are areas where the perception of beauty, history and magic, quickly awake all your five senses. Walk and look around, smell, listen to, touch, smell, and only after you realize that, you find that this awarness is not enough to convey in words all the emotions you are feeling. This all happened when we discovered the Etruscan settlement of Poggio Buco near Pitigliano. We wonder how J. Ward Perkins felt when he first discovered it!
Poggio Buco is on the small plateau of The Sparne, right in the middle of the river Fiora valley, north-west from Pitigliano, on the road towards Manciano. The rain of the past days has left muddy trails and it is hard not to slip on the wet leaves that cover the road.
Upon arrival, we come across a kitten purring who immediately decide to follow us in our discovery, with the seriousness of a guest who has the task of showing his possessions, with elegance.
The Etruscan necropolis is crossed by a long Via Cava where we can see the oldest pit tombs (a fossa). There are also bell-shaped tombs, carved into tufa with vestibule and hallwayaccess (VII, VII century B.C). Unfortunately the graves can no longer be visited, except for the Tomb of the Queen with impressive columns.
The Necropolis’ finds are exhibited in the Museum of the Etruscan Civilization in Pitigliano and on display in Florence and Berlin and California museums.
The old civic centre was located in the vicinity of a medieval church, in the lower part of the hill.
Poggio Buco was a very important settlement. Being in a dominant position towards the Fiora River, monitored commercial traffic between the Amiata Mountain and the Tyrrhenian coasts, linking Vulci with the Albenga Valley. It is supposed that Poggio Buco’s area was the site of the rich Etruscan town of Statonia.
The sun is going down and we take our way home. Before getting into the car we check for the cat but it has gone…